Il Gruppo Atom è fornitore di macchine e sistemi per la produzione di scarpe, per il packaging, per l’automotive e per l’oil&gas. L’headquarter è nel distretto di Vigevano, in provincia di Pavia, dove l’azienda è nata nel primo Dopoguerra per fare manutenzione delle macchine tedesche e americane in uso nella produzione calzaturiera locale.

In una intervista che Giovanni Gaia, Presidente del Gruppo Atom – fornitore di macchine e sistemi per l’industria calzaturiera -, aveva rilasciato tempo fa, era stato dichiarato che tutta la meccanica è già meccatronica ed è pronta al salto evolutivo successivo verso il green. L’imprenditore illuminato aveva precorso i tempi dando una nuova definizione per questo comparto: “digitronica”.

Aveva aggiunto: “Di più, direi digitronica green, ovvero digitale ed elettronica con un carattere sostenibile. Non ci si può più limitare a ottimizzare singole fasi produttive, ma è necessario interpretare i processi manifatturieri in ottica end to end, applicando automazione, robotica, software e intelligenza artificiale lungo tutta la filiera. Filiera la cui declinazione dovrà però essere ridefinita perché l’industria di domani sarà basata anche su principi di economia circolare”.

Queste parole sembrano aver tracciato un percorso preciso per Atom, il cui headquarter insiste nel distretto di Vigevano, provincia di Pavia, dove l’azienda è nata nel primo Dopoguerra per fare manutenzione delle macchine tedesche e americane in uso alla florida produzione calzaturiera locale dell’epoca e dove è cresciuta fino a trasformarsi prima in costruttore di macchine e poi, negli anni più recenti, in un gruppo industriale con 500 addetti, un fatturato di 100 milioni di euro (per oltre il 70 % derivanti dall’estero) e diverse controllate (Shoemaster, Avantium e Main Group Technologies) che ne fanno un fornitore a tutto tondo per i produttori di calzature. Alla base del successo del Gruppo c’è la diversificazione, che ha permesso all’azienda di limitare i danni anche nei periodi più pesanti di crisi, come gli anni della pandemia. Ma anche e soprattutto la visione del Presidente che, fin dai primi anni, ha compreso e promosso attivamente la formazione di personale qualificato. Le professionalità richieste in questi specifici ambiti di lavoro sono difficili da trovare. Giovanni Gaia, in merito, aveva dichiarato: “A oggi le figure professionali di cui sentiamo maggior bisogno, e che facciamo fatica a reperire, sono principalmente nell’ambito del service. Giovani tecnici che abbiano competenze a 360 gradi di meccanica, di elettronica e di informatica; professionalità quindi funzionali a come i prodotti e i sistemi che proponiamo si sono evoluti e si stanno sempre più diffondendo”.

Proprio la difficoltà a trovare sul mercato ciò che serve ha spinto Atom a costruirsi collaborazioni con l’Università: “Abbiamo dato vita a un laboratorio di R&S con lo scopo di fare ricerca avanzata sempre legata ai settori in cui operiamo. E abbiamo un interscambio continuo con il mondo della formazione, soprattutto a livello universitario, sia in termini di ricerca sia in termini di scambio di persone. Credo sia essenziale costruire una continuità tra realtà accademiche e mondo delle imprese. questo ci permette di intercettare e formare delle figure professionali indispensabili per il futuro dell’azienda”.

Un altro importante obiettivo per il Gruppo è la sostenibilità a tutti i livelli. Il settore moda e abbigliamento è ancora destinatario principale dei prodotti di Atom ed è responsabile del secondo maggior contributo alla produzione di CO2 e del secondo maggior consumo di acqua dolce al mondo.

Se ne deduce che l’attuale modello di produzione, distribuzione e consumo è insostenibile dal punto di vista ambientale il che impone di adottare logiche di recupero, riciclo e riutilizzo, lungo tutta la filiera, con un deciso utilizzo di nuove tecnologie coordinato con una maturazione culturale di tutti gli attori del settore, sia sul lato offerta sia sul lato domanda”, spiega Gaia. Su questo fronte come su quello della digitalizzazione, sui cui si snoderanno le traiettorie di futuro sviluppo della società vigevanese, la pandemia ha impresso una chiara accelerazione.”

In un’ottica di continuo miglioramento e con una ampia visione sul futuro, abbiamo chiesto al Dr. Gaia di illustrarci come i suoi progetti sono evoluti e stanno ancora evolvendo.

D. Nel vostro specifico ambito di lavoro, uno dei maggiori problemi da risolvere è proprio la mancanza di figure professionali adeguate. Con l’avvento degli ITS, la situazione è migliorata? Ha dei suggerimenti per risolvere il problema?

Sicuramente gli ITS stanno costruendo un percorso importante, che va incentivato, per rimediare alla mancanza di formazione professionale specializzata: la strada da fare però è ancora molta. La difficoltà maggiore di questi istituti non è trovare occupazione agli studenti, che anzi per la maggior parte arriva al diploma avendo già una o più proposte di lavoro, ma attirare iscritti. Per questo credo che sia importante proseguire con la valorizzazione degli ITS, spiegando ai ragazzi tutto il valore di una formazione professionale di livello, e parallelamente rafforzare la collaborazione con le aziende, per capire quali competenze e quali figure professionali sono oggi necessarie nel mondo del lavoro.

D. La robotica sta prendendo sempre più piede, soprattutto nell’ambito automotive. Crede che potrà conoscere la stessa diffusione anche in altri ambiti industriali?

Certamente sì, lo sviluppo della robotica è una tendenza che attraversa trasversalmente tutti i settori industriali. Anche in ambito calzaturiero stiamo assistendo a una sempre maggiore diffusione dei robot in diverse fasi del processo, dal carico e scarico dei materiali, alla cardatura e all’incollaggio. Già nel 2020, come ha ricordato, avevamo parlato di “digitronica”, ovvero dell’applicazione delle tecnologie digitali, dell’automazione e dell’intelligenza artificiale applicate ai processi produttivi. Oggi abbiamo dato concretezza a questa visione con l’acquisizione di Technetronic, azienda specializzata nelle soluzioni per l’automazione di processo, oggi diventata Main Group Automation – un hub di ricerca e innovazione al servizio di tutti i brand del Gruppo Atom che si occuperà in maniera trasversale di automazione. Si è trattata di una scelta strategica fondamentale, che dimostra quanto davvero Atom creda nella trasformazione dei processi produttivi attraverso le tecnologie digitali, la robotica e l’applicazione dell’intelligenza artificiale.

D. Il taglio automatico è da sempre il vostro fiore all’occhiello. Ci racconta, in modo semplice, come lo spiegherebbe a un ragazzo per appassionarlo al vostro ambito professionale?

Gli racconterei che le nostre macchine sono un concentrato di tecnologia, che studiamo ogni dettaglio per ottenere il taglio perfetto di tantissimi materiali diversi e che con i pezzi tagliati con i nostri macchinari si fabbrica veramente di tutto: dalle scarpe alle borse, dalle guarnizioni ai sedili delle auto, dalle scatole in cartone ai tutori usati in ortopedia. Si parte dal materiale grezzo: nel caso della pelle, ci sono sistemi per riconoscerne le aree di qualità e i difetti e quindi permettere la massima resa possibile del materiale. Poi si caricano sui software di macchina le sagome da tagliare e il sistema, in modo automatico, le “piazza” nel migliore dei modi per non sprecare materiale (è quello che tecnicamente chiamiamo “nesting”). Da qui si passa al taglio vero e proprio, con lame precisissime che ricavano forme perfette al millimetro. Progettare e costruire queste macchine significa fare attenzione a tutti i dettagli: dalla testa di taglio, al mandrino, alla lama, al tappeto e alla meccanica: solo quando l’insieme di tutte queste componenti è perfetto, la qualità di taglio è elevata, ed è questo quello a cui noi puntiamo, con il nostro lavoro, tutti i giorni.

D. Il vostro modello di produzione è cambiato in un’ottica green? Ci può spiegare come?

La sostenibilità è un tema da cui ormai nessuna azienda può prescindere; anche noi ci stiamo muovendo in questa direzione, non solo perché lo richiede il mercato ma anche e soprattutto perché sentiamo la responsabilità come impresa di includere nelle nostre strategie l’attenzione all’ambiente e alle persone. Vogliamo assumerci un impegno concreto e a lungo termine su questo tema e vogliamo partire da noi, dalla realtà Atom e da quello che è il suo cuore vigevanese. Da qui nasce progetto “Campus Atom”, a cui stiamo lavorando proprio in questi mesi: vogliamo rendere il nostro headquarter un modello di fabbrica green, grazie a interventi strutturali e di efficientamento energetico ma anche a una riprogettazione degli ambienti. Ci saranno più aree verdi e diversi accorgimenti per migliorare la fruizione degli spazi di lavoro: un intervento importante che ci consentirà di rendere la nostra azienda più sostenibile e ancora più attenta al benessere e alla salute delle persone che lavorano con noi.

Alcuni interventi sono già stati completati, come l’istallazione di pannelli solari, grazie ai quali contiamo di arrivare a produrre quasi 100.000 kWh di energia all’anno, e delle pompe di calore di ultima generazione, che ci consentiranno un notevole risparmio sul consumo annuo di gas metano. Siamo intervenuti anche nei dettagli all’apparenza più piccoli, eliminando il più possibile la plastica usa e getta, proponendo menù e cibi più sostenibili e a km0 e offrendo a tutti i nostri collaboratori la possibilità di effettuare check up medici gratuitamente. Anche nella progettazione dei nostri macchinari guardiamo alla sostenibilità: grazie a una joint venture con Pegaso Industries, gruppo veneto leader nel settore delle macchine per il trattamento delle materie plastiche, abbiamo dato vita a Green Solutions, una nuova società specializzata nel progettare e costruire linee di produzione per suole con l’impiego di materiali riciclati. Vogliamo dare vita alla fabbrica del futuro, seguendo tre principi: sostenibilità, grazie al recupero efficiente degli scarti di produzione, tracciabilità della materia prima e del prodotto finito e automazione, come strumento indispensabile per migliorare l’efficienza e ridurre gli sprechi di energia e materie prime. È un percorso che siamo determinati a portare avanti nei prossimi anni, e che siamo sicuri rappresenterà un valore aggiunto per i nostri clienti e per la nostra azienda.