L’industria meccatronica in Italia

L’industria meccatronica riveste in tutti i Paesi industriali un ruolo particolarmente rilevante sia dal punto di vista quantitativo, in termini di occupazione, valore aggiunto e scambi internazionali, sia per il ruolo strategico che assolve.

Produce la totalità dei beni d’investimento in macchine e attrezzature attraverso i quali trasmette l’innovazione tecnologica a tutti i rami dell’industria e agli altri settori dell’economia.

Contribuisce in modo determinante alla crescita di un Paese ed al mantenimento dei livelli di competitività dell’intero comparto industriale, il cui sviluppo dipende in larga misura dalla capacità del settore meccatronico di crescere e rinnovarsi perseguendo costantemente la politica dell’innovazione. Ciò vale ancor di più per quei Paesi, tra cui l’Italia, essenzialmente trasformatori, il cui livello di benessere è strettamente legato alla capacità di competere ed esportare.

Dal punto di vista quantitativo, il 100% delle categorie di prodotto che l’Istituto Nazionale di Statistica classifica tra i beni strumentali d’investimento appartiene al comparto meccatronico e circa l’82% della produzione definita ad alta e medio/alta tecnologia è di origine meccanica; circa l’80% delle sue produzioni, classificate sulla base delle spese sostenute in ricerca e sviluppo, sono definite ad alta e medio/alta tecnologia.

La produzione dell’industria meccatronica italiana è costituita per il 60% da beni d’investimento, per il 36% da beni intermedi e per il restante 4% da beni di consumo, prevalentemente durevoli.

Nel nostro Paese il settore occupa circa 1.600.000 addetti risultando così il secondo in Europa dopo la sola Germania. Produce ricchezza (misurata con il valore aggiunto) per circa 110 miliardi di euroEsporta beni per oltre 200 miliardi che rappresentano più della metà del fatturato settoriale. L’attivo del suo interscambio (pari a circa 50 miliardi di euro) contribuisce al totale riequilibrio della bilancia commerciale italiana, strutturalmente deficitaria nei settori energetico ed agro-alimentare.

La Meccatronica italiana rappresenta:

l’8,1% del PIL italiano misurato in termini di valore aggiunto,

il 6,2% dell’occupazione nazionale,

il 44,7% dell’export nazionale (in valore).