La rivoluzione digitale a cui stiamo assistendo negli ultimi anni investe anche il sistema sanitario. Ed è così che nascono tecnologie all’avanguardia che migliorano sensibilmente la qualità di vita di medici e pazienti. Lo stesso PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) approntato dall’Unione Europea pone la digitalizzazione del settore sanitario come obiettivo fondamentale. Per realizzarlo e stare al passo con le sfide del futuro è importante investire sulla preparazione e sulle competenze dei professionisti del settore.

Migliorare la cura della salute grazie all’innovazione tecnologica

Lo sviluppo costante della ricerca in ambito biomedico e un’attenzione sempre più capillare in fatto di nuove tecnologie hanno permesso alla società odierna di contare su infinite possibilità. Ciò ha fatto sì che meccatronica e biomedica conoscessero uno sviluppo dapprima parallelo, per poi arrivare a incrociare, e infine, a unire le proprie strade. Per avanzare così verso un obiettivo comune: il bene della persona.

In effetti sono svariate le innovazioni elettromeccaniche sulle quali le scienze biomediche fanno già affidamento, non solo per quanto riguarda le tecnologie ad appannaggio del personale medico o quelle presenti in sala operatoria, ma anche quelle più direttamente connesse al benessere della persona.

Si pensi per esempio alla produzione di protesi e ortesi avanzate: se le prime sostituiscono una parte del corpo compromessa, le seconde ne migliorano la funzionalità. In entrambi i casi si tratta di tecnologie che utilizzano speciali sensori per facilitare o rendere nuovamente possibili i movimenti naturali. Ma non solo, i moderni sistemi di protesi rendono l’utente immediatamente più autonomo, e come nel più classico degli effetti domino, ciò innesca benefici sulla fiducia in sé stessi e sulla qualità della vita.

Le nuove tecnologie per il benessere del paziente

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Non si dimentichino poi i sistemi di monitoraggio dedicati ai pazienti, tecnologie impiantabili o indossabili, fondamentali per raccogliere e analizzare dati sullo stato di salute anche in tempo reale.

Tra le tecnologie pensate direttamente per il benessere del paziente, si annoverano anche gli esoscheletri e i robot destinati alla riabilitazione. Si tratta di dispositivi progettati per accompagnare i pazienti verso il recupero, parziale o totale, della mobilità grazie alla presenza di particolari sensori.

Per quanto riguarda invece le innovazioni meccatroniche destinate all’utilizzo da parte di personale medico, troviamo i robot chirurgici che consentono ai medici di eseguire operazioni complesse con una precisione di gran lunga superiore alla chirurgia tradizionale. Questi assicurano anche un maggior controllo su movimenti specifici mediante controller che possono essere manovrati anche da remoto.

Infine, importanti componenti meccatroniche sono presenti anche nei macchinari utilizzati per risonanze magnetiche e tac.

Dopo questa panoramica sulle tecnologie meccatroniche più importanti destinate al benessere della persona e al loro uso da parte del personale sanitario, è opportuno concentrarsi sui percorsi di studio che investono sulla formazione e sulle competenze necessarie per l’utilizzo di queste.

La meccatronica al servizio della salute, l’offerta degli istituti superiori

A dare solidità al percorso formativo in Italia concorrono numerosi istituti superiori e università. Tra i primi, sono diversi gli ITS che offrono ad esempio percorsi biennali post diploma dedicati alla meccatronica e finalizzati all’inserimento nel mondo del lavoro in ambito biomedicale.

Riportiamo i più gettonati da un punto di vista regionale:

  • In Lombardia, Assolombarda propone un corso biennale di Meccatronica Biomedicale, in collaborazione con le principali aziende del settore, per formare i tecnici dell’ambito. 2000 ore di lezione dedicate alla formazione di professionisti con competenze elettroniche ed elettromeccaniche applicate in contesti sanitari.
  • L’ITS Nuove Tecnologie della Vita Academy, che ospita sedi in tutta la regione, offre corsi biennali post diploma. L’ambito è ovviamente quello scientifico di riferimento, che contempla discipline come chimica, biotecnologie, farmaceutica, cosmetica, green e biomedicale. Oltre a un ampio programma di attività didattiche, l’istituto garantisce anche esperienze pratiche in laboratorio e visite aziendali.
  • L’ITS Biotecnologie Piemonte offre formazione nel campo della progettazione di macchinari biomedicali per diagnosi, terapia e riabilitazione. Interessante la variegata scelta di sbocchi lavorativi che vanno dai servizi di ingegneria clinica alla manutenzione dei macchinari fino al controllo qualità e sicurezza.
  • Anche l’Emilia Romagna presenta diversi percorsi in ambito meccatronico e motoristico, grazie all’ITS MAKER le giovani risorse possono specializzarsi in diverse discipline, tra queste particolarmente rilevanti quelle del percorso Automazione e meccatronica.

L’offerta formativa delle università in ambito meccatronico biomedico

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Anche per quanto riguarda gli atenei, la scelta è variegata. I corsi di laurea, sia triennali che magistrali, in ingegneria biomedica e meccatronica sono diversi. Tra i più rinomati figurano:

  • Il Politecnico di Milano annovera nell’offerta formativa un corso di laurea in Ingegneria Biomedica, sin dagli anni ’60. Successivamente sono stati aggiunti anche i corsi di Ingegneria Elettronica e Ingegneria Meccatronica. Una proposta molto ricca che mette al centro la possibilità di specializzarsi in applicazioni biomediche.
  • Per l’anno accademico 2023-2024 il Politecnico di Torino ha inaugurato il corso di laurea magistrale in Artificial Intelligence for Biomedicine and Healthcare. Frutto della collaborazione tra i dipartimenti di oncologia e di informatica, è dedicato alla formazione di professionisti esperti di intelligenza artificiale applicata all’ambito biomedico sanitario.
  • L’Università di Bologna propone un corso di laurea in Ingegneria Biomedica multidisciplinare e professionalizzante, che alle nozioni teoriche dal punto di vista ingegneristico unisce aspetti pratici dal punto di vista medico biologico.
  • Il corso di laurea di Ingegneria Biomedica dell’Università di Pisa fornisce una preparazione interdisciplinare che dà ampio spazio a nozioni di informatica e offre specializzazioni in robotica medica e dispositivi diagnostici.
  • L’Università di Roma “La Sapienza” grazie al suo corso di Ingegneria Biomedica conferisce allo studente le conoscenze teorico scientifiche e la preparazione ingegneristica necessaria per padroneggiare le tecnologie relative all’ambito dell’ingegneria biomedica.

In definitiva, i progetti formativi di ITS e Atenei, al di là della loro pluralità, hanno lo scopo di creare una figura professionale che faccia da anello di congiunzione tra il mondo delle scienze biomediche e quello dedicato all’analisi e interpretazione di dati e alle moderne tecniche dell’intelligenza artificiale.

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Fonti:

Tec’né Lab 2023, All’Università di Torino la prima laurea magistrale in intelligenza artificiale e salute [Link]

www.assolombarda.it [Link]

www.fondazionebiotecnologie.it [Link]

www.its-biotecnologiepiemonte.it [Link]

www.itsmaker.it [Link]

www.polimi.it [Link]

www.techtitute.com [Link]

www.unibo.it [Link]

www.unipi.it [Link]

www.uniroma1.it [Link]