Le due aziende hanno sviluppato Hybrid Learning Spaces, che si basa su aule virtuali immersive per introdurre un nuovo modello educativo fruibile sia da remoto che in presenza, attraverso lezioni e supporto ai laboratori olografici. L’Ateneo di Napoli è il primo in Italia a sperimentare la soluzione in ambito didattico

Oltre al lavoro anche la didattica cambia e si fa ibrida  e per potenziare questo modello di istruzione Microsoft  ed Hevolus  hanno sviluppato Hybrid Learning Spaces, una soluzione di realtà mista per la didattica ibrida. L’Università Federico II di Napoli è il primo ateneo italiano ad avviare la sperimentazione di questa soluzione, che consiste in ere e proprie aule virtuali immersive che consentono di introdurre un nuovo modello educativo fruibile sia da remoto che in presenza, attraverso lezioni e supporto ai laboratori olografici.

«L’Università Federico II vuole mettere a disposizione dei propri studenti tecnologie innovative per la didattica: dopo aver gestito il periodo dell’emergenza con la didattica a distanza, l’Ateneo è adesso pronto a ripensare una nuova didattica ibrida, per questo ha subito colto l’opportunità di sperimentare e valutare gli Hybrid Learning Spaces per alcuni corsi», spiega  Giovanni B. Barone, responsabile divisione sistemi dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

«Le nuove tecnologie, i device intelligenti e l’approccio ibrido permettono oggi agli istituti d’istruzione di rispondere al cambio di paradigma in corso con un modello esperienziale interattivo e multidisciplinare in grado di porre lo studente al centro, coinvolgendolo in prima persona e stimolando il suo spirito di iniziativa. Siamo convinti che questo progetto sviluppato insieme a Microsoft possa aiutare il settore Istruzione e Formazione ad avvicinarsi in modo nuovo ai giovani anche fornendo competenze specifiche sulle tecniche di team collaboration fondamentali nel mondo del lavoro», commenta Antonio Squeo, cio di Hevolus Innovation.

«Siamo in una fase cruciale per il nostro Paese, un momento storico di grandi cambiamenti e opportunità dove si torna a puntare sui giovani, vero motore della crescita futura del nostro paese, investendo sulla loro formazione e sullo sviluppo di nuove competenze. In questo scenario, il digitale ha un ruolo chiave di abilitatore di nuove esperienze ibride di didattica e le nuove tecnologie possono contribuire a premere l’acceleratore su questa trasformazione già in corso; la nuova soluzione messa a punto in collaborazione con Hevolus ne è una dimostrazione concreta. L’Università Federico II di Napoli ha intrapreso con Microsoft un percorso di innovazione e trasformazione digitale ormai da tempo e la sperimentazione di questa soluzione conferma la volontà non solo di continuare ma di accelerare questo cammino e consentire così agli studenti di oggi di diventare professionisti pronti ad affrontare le sfide del prossimo futuro», dichiara Elvira Carzaniga,dDirettore della divisione education di Microsoft Italia.