Valorizzare gli Istituti Tecnici Superiori, che sfruttano un modello duale di formazione integrato tra scuola e industria, giova a imprese, giovani e mercato del lavoro. Per questo il sistema va supportato anche con le risorse del Pnrr. Bonometti (Confindustria Lombardia): «Diamo alle aziende le competenze di cui hanno bisogno»
«Le imprese vogliono ripartire con fiducia e dinamismo e per far ciò hanno bisogno di poter trovare le competenze di cui hanno bisogno. Tra queste le competenze digitali, – richieste al 60,4% dei profili ricercati nel 2020 -, saranno uno dei principali driver su cui faranno leva le imprese per gestire la ripresa».
È con queste parole che Marco Bonometti, presidente di Confindustria Lombardia, commenta i dati del report Gli ITS lombardi e il Piano di Sviluppo nazionale, redatto dall’Associazione insieme ad Adapt e presentati nel corso del convegno online “Le competenze per la Transizione 4.0: l’esperienza degli ITS Lombardi”.
Dalla survey si evince quanto sia fondamentale affrontare il nodo delle competenze sul mercato del lavoro con l’obiettivo di ridurre lo squilibrio tra domanda e offerta. Ciò sarà possibile puntando sulla formazione tecnica e su un modello duale di formazione integrato tra scuola e industria che vede negli ITS uno strumento di virtuosa ed efficace collaborazione. I risultati parlano chiaro: in Lombardia gli studenti che escono dagli ITS hanno un tasso di collocazione all’80% a pochi mesi dal conseguimento del titolo. Nel contempo sarà necessario un salto culturale da parte di tutti, – a partire dalle famiglie e dai giovani – affinché gli ITS e l’istruzione tecnica più in generale non vengano considerati percorsi di serie b rispetto agli altri percorsi formativi, che agevoli un corretto orientamento dei giovani verso il mondo del lavoro e concrete opportunità di occupazione.
«La sfida dei prossimi mesi – commenta l’Assessore alla Formazione e al Lavoro di Regione Lombardia Melania Rizzoli – è quella di gettare le basi per definire il futuro prossimo del sistema ITS Lombardo con l’obiettivo ambizioso di passare nel giro di 5 anni dagli attuali 3.500studenti ad oltre 30mila, garantendo però lo stesso livello qualitativo dei percorsi e la stessa efficacia in termini di risultati occupazionali. Far crescere il sistema ITS è un dovere per una Regione che vuole guardare con fiducia al futuro e che vuole soddisfare sia le esigenze sia delle aziende che dei nostri giovani. Abbiamo un’occasione unica per far evolvere il sistema grazie alle risorse del PNRR e del nuovo POR FSE. Coinvolgeremo tutte le Fondazioni e tutti i nostri Stakeholder nella definizione di questa vera e propria rivoluzione su cui metteremo il nostro massimo impegno».
La consigliera del Ministero dell’Istruzione Cristina Grieco, e il Vicepresidente di Confindustria Giovanni Brugnoli, si sono confrontati sulle politiche nazionali necessarie per aumentare le sinergie tra Istituti e imprese e garantire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
«Con i fondi Ue il sistema Its farà un salto in avanti – chiosa Cristina Grieco – Dobbiamo però lavorare sodo, fin da ora. I finanziamenti vanno sistematizzati, va salvaguardata la flessibilità dei percorsi, e aggiornati profili e competenze. Gli Its devono passare da start-up a offerta formativa ordinamentale».
In particolare lo studio, presentato dal ricercatore di ADAPTMatteo Colombo, analizza i risultati dell’offerta formativa ITS su Industria 4.0 finanziata da Governo e Regione Lombardia a partire dall’anno formativo 2018-2019.
«L’eccellenza degli ITS lombardi nasce dal loro profondo legame con l’industria – conclude Brugnoli – Legame che è garanzia di un’alta formazione tecnologica e, soprattutto, garanzia di occupazione. Va sottolineato perché è urgente, mentre in tanti parlano di ITS, prima di tutto orientare verso gli ITS: sarà l’obiettivo degli ITS POP DAYS, dal 5 al 7 maggio, dove gli ITS lombardi assieme ad altri 90 di tutta Italia potranno presentarsi ai giovani e alle loro famiglie in una città digitale degli ITS».